Scultura della Dea Sekhmet - Una commissione insolita

Ohibò! Cosa ci fa la Dea egizia Sekhmet tra le Fatine, i Coniglietti e i Topini di Celidonia? :O
In realtà è proprio questa l'insolita commissione di cui vi avevo parlato, alla quale stavo lavorando alacremente qualche notte fa e che mi ha tenuta lontana dal web e, più in generale, da qualsiasi forma di contatto sociale :)
Dea Sekhmet scultura in pasta sintetica - artdoll by Celidonia - Daniela Messina
Sebbene non avessi una scadenza precisa per consegnarla, ci tenevo a ultimarla per Natale e così è stato: è nata la mattina del 24 dicembre. 

La Dea Sekhmet è la dea della vendetta, è la leonessa che difende i suoi cuccioli. Devo raccontarvi che qui nel mondo di Celidonia, alla luce di questa notizia, Topini e Coniglietti hanno iniziato a preoccuparsi e mi hanno chiesto di modellar loro una bella criniera: almeno sono al sicuro, non si sa mai, dicono! ^^ Dite che devo dar loro ascolto?  Magari potrei iniziare modellando un Coniglietto Testa di Leone, come il coraggioso Parruccone del romanzo La Collina dei Conigli di Adams! :D 

Sulla testa della Dea c'è il disco solare e nel processo di lavorazione la potenza del sole è entrata tutta: ho rischiato di bruciarlo in cottura e, per rifare il foro che doveva accoglierlo, ho dovuto usare un ago incandescente! Il foro che avevo fatto in precedenza si era chiuso dopo aver messo i capelli, a causa della colla, e non potevo forare nuovamente la pasta sintetica con il trapano, perché avrebbe attorcigliato tutta la criniera. Ho dovuto fonderla con un ago infuocato - facendo molta attenzione a non bruciare la pasta - affinché il disco solare potesse entrare :) 

Dea Leone scultura in pasta sintetica - ooak doll by Celidonia - Daniela Messina

In Egitto si credeva che il Sole, di notte, fosse all'interno della Dea Leonessa Sekhmet, e che si potesse vedere riflesso nei suoi occhi d'ambra. La mia scultura ooak in pasta sintetica a lei dedicata nasce proprio nei giorni del Sol Invictus, appena dopo il Solstizio d'Inverno, quando la luce comincia di nuovo lentamente a nascere, vincendo le tenebre. Non l'avevo programmato e non conoscevo questo mito egizio. Ma penso che qualsiasi cosa creiamo ha una sua vita, indipendentemente da noi. L'artista è un mezzo e, guardando al processo creativo con umiltà e desiderio di conoscenza, talento e tecnica passano in secondo piano. La cosa più importante è quella scintilla di luce che arriva nella materia, rischiarando il sentiero che abbiamo scelto di percorrere nella Vita.

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